“Questo tempo non è stato vuoto, ma è servito per creare vuoto. Avevamo la necessità di mettere una distanza per poter dare nuove forme alle cose, ai rapporti, agli eventi – quel viaggio”
(cit. Maria Clara Restivo)
Il Molise è una regione italiana a statuto ordinario dell’Italia meridionale di 310 449 abitanti, con capoluogo Campobasso. Confina con l’Abruzzo a nord, il Lazio ad ovest, la Campania a sud ovest, la Puglia a sud est ed è bagnata dal Mar Adriatico ad est. Così Wikipedia descrive questa regione.
Questo fazzoletto di terra, geograficamente ancorato alla penisola italiana in un ben preciso punto, suscita sempre una certa perplessità e dubbio quando si parla con la gente. Tanto per fare un esempio, quando affermo di “essere molisana” vedo l’espressione del mio interlocutore, dapprima sicura, diventare un tantino incerta. Qualcuno mi pone domande generiche e poco circostanziate per capire da dove diavolo io provenga. Alcuni per non fare brutta figura semplicemente annuiscono inarcando il sopracciglio o rilanciano con un “non ricordo mai bene ma è vicino all’Umbria? Oppure alla Basilicata?”.
Il web ha poi rincarato la dose e negli ultimi anni sono frequenti slogan, battute e post in cui si mette in discussione l’ESISTENZA del MOLISE.
Rat Man, personaggio di Leo Ortolani, in una delle sue strisce ad un certo punto si perde e dice “mi guardo intorno per chilometri e chilometri e c’è solo il nulla” riferendosi al Molise. La non esistenza del Molise non si riferisce certamente alla non conoscenza geografica ma al fatto che di questa regione si parla poco.
Che sia davvero un non luogo? E’ davvero soltanto una striscia di terreno da attraversare velocemente per andare al mare in Puglia? Ha forse questo territorio qualcosa da nascondere? Oppure c’è dell’altro?
Questa ed altre domande hanno spinto due ragazze residenti a Torino, Maria Clara Restivo e Giulia Rabozzi, ad attraversare il Molise a piedi!
Da questa esperienza, raccontata nel blog “Due Passi in Molise” è nato il libro “La strada da fare – In cammino nella regione che (non) c’è”.
Ho incontrato Maria Clara Restivo e Giulia Rabozzi in Molise, due anni dopo il loro viaggio a piedi. Sono tornate per presentare il libro nelle piazze dei paesi cha hanno attraversato e per salutare alcune delle persone che le hanno ospitate nella loro casa. Gli ho chiesto dove potessi comprare il libro e loro mi hanno detto che è disponibile in molte librerie d’Italia. Così l’ho comprato e divorato in poco più di un giorno.
Conoscendo il Molise immaginavo la sorpresa nello scoprire un territorio quasi incontaminato, pullulato di piccoli paesi pieni di gente in festa durante l’estate, un lembo d’Italia ancora autentico e non violato da interventi turistici o industriali troppo forti. Un altro aspetto di cui non avevo alcun dubbio è che potessero innamorarsi dei paesaggi che in pochi chilometri si trasformano passando dall’alta montagna al mare. Ero sicura che avessero colto la caratteristica più importante forse del Molise: essere un luogo animato da un forte senso di appartenenza e del vivere in comunità. E cibo buonissimo oltre ogni aspettativa. Un libro fantastico soprattutto per chi da questa regione proviene.
Ma ho trovato in questo libro molto di più di questo e da li ho pensato: fanno bene a venderlo in tutta Italia!
Nel libro si parla dell’incognita e della difficoltà nell’affrontare un viaggio a piedi. Si parla anche di territori che hanno un forte desiderio di rivincita ma che ancora non riescono a trovare una via organica per realizzare piani di sviluppo innovativi. Si parla di speranze, di sogni e di tentativi. Credo che anche chi non conosca il Molise e non sia interessato a conoscerlo potrà trovare in questo prodotto energia, spunti di riflessione ed emozione.
Sul viaggio cit. Maria Clara Restivo
“E’ stato mio padre ad insegnarmi l’arte di fare lo zaino, l’anno della terza elementare. Non che ricordi il momento preciso, non mi sono rimaste immagini di quel giorno, forse perchè è una tecnica data una volta per tutte, ma è un’arte e servono anni per perfezionarla e metterla a punto”
Sul Molise cit. Maria Clara Restivo
“Oggi iniziamo a ridere presto, non c’è posto per la stanchezza, oggi: tredici chilometri e poi mare sia. In questi ultimi giorni il paesaggio è cambiato molto. Abbiamo abbandonato gli abeti bianchi e ora ci circondano colline bianco oro che ci mangiamo a passi piccoli e svelti. … ci rendiamo conto che il nostro concetto di bello nelle settimane, in queste settimane si è modificato e quelle due case arroccate su se stesse, quelle facce uguali a tante, quei paesini semi-deserti che ci hanno tanto impressionato ora ci mancano”.