“Da quel giorno fino a oggi siamo riuscite a continuare le nostre vite solitarie in questa villa tra i monti. Prepariamo i pasti, lavoriamo la maglia nel portico, leggiamo nellla stanza cinese, beviamo il tè – insomma conduciamo un’esistenza senza eventi, quasi completamente isolate dal resto del mondo. A febbraio tutto il paese fu sepolto fra i fiori di susino. I giorni si susseguirono tranquilli, senza vento, fino a marzo inoltrato, e i fiori rimasero sui rami sino alla fine del mese. A qualunque ora del giorno li si guardasse i fiori erano così belli da togliere il respiro, e il loro profumo inondava la stanza, quando aprivo le porte a vetri. Verso la fine di marzo ogni sera si alzava il vento, e quando noi ci sedevamo nel salotto illuminato dal crepuscolo, a bere il tè, dalle finestre entravano i petali e cadevano nella tazza.”
(cit Il sole si spegne di Osamu Dazai)