Si chiama “Sposerò Manuel Agnelli” il libro di Elisa Genghini, presentato all’Off di Bologna in un esilarante reading musicale in cui la cantautrice-scrittrice ha alternato letture a musica e testi delle canzoni dei suoi album.
Elisa si definisce scrittrice per caso e musicista per masochismo. Canta l’amore in tutte le salse o balli di gruppo come l’ ”alligalli” che descrive nel contesto dei costumi e nelle abitudini della Romagna, terra da cui proviene ed in cui vive: figlia (ovviamente) di un bagnino romagnolo e di una tedesca in vacanza a Rimini.
”Le persone si dividono in due categorie. Quelle che ballano l’alligalli. E quelle che non lo ballano. Tutto il mondo può essere diviso in queste due categorie. Non che io frequenti assiduamente questo tipo di feste, eh?… Quando ti presentano qualcuno, per esempio oltre alle classiche domande “cosa fai nella vita?”, “sposata/o? fidanzata/o?”, bisognerebbe anche chiedere “balli l’alligalli?” perché é sulla terza risposta che si dipana il mondo.… E perché? Lo spiego io, il perché. Perché questo dilemma shakespeariano è il nodo cruciale della mia vita. Io sono una che sta a bordo pista. Sulla sedia di plastica verde da giardino. In punta di culo. Con il peso proteso avanti e la postura scorretta che mi costa mesi di fisioterapia. Con il sandalo Birkenstock che batte il tempo. Che guarda e pensa a questi personaggi di provincia che magari lavorano alle poste o fanno i segretari dal dentista, oppure sono operai semplici o specializzati.”
Le canzoni e il libro di Elisa non sono per tutti: SOLO PER SOGNATORI PROFESSIONISTI. No perditempo o sognatori casuali.
Nella canzone “Canto per Ulisse” racconta la storia di una ragazza che ha incontrato l’uomo della vita (che é l’uomo della vita lo capisce ovviamente perché assomiglia a Claudio Marchisio) e ad un certo punto crede di poterlo fermare nella scelta di trasferirsi in Australia per sempre (che esagerato! Per sempre?!!) scrivendogli una canzone!
Cose da sognatori professionisti vi dicevo, no perditempo.
E se di sogni si tratta bisogna sognare in grande: perché sposare un chicchessia se puoi sposare Manuel Agnelli?