Cliquot: alla ricerca dei testi perduti

Non si tratta di un film di avventura, ma della casa editrice Cliquot! Ne parlano, alla Confraternita dell’Uva, gli editori Federico e Paolo. L’incontro fa parte di un calendario di appuntamenti che la libreria di Via Cartolerie organizza a Bologna ogni mese, tra appassionati di lettura e scrittura, e le case editrici.

Cliquot inizia la sua attività con gli e-book e in seguito viene pubblicato un primo libro di carta mediante crowdfounding: “Pinocchio”.

Cliquot è un editore avventuroso perché va alla ricerca di autori e libri belli e dimenticati. Gli editori si definiscono infatti svuota cantine di professione. I generi vanno dal gotico italiano del primo novecento alla letteratura fantastica, all’avventura, ai classici americani e non. Recentemente uno dei filoni seguiti è quello della narrativa femminile italiana del dopoguerra.

“Quello che facciamo è cercare cose non pubblicate da troppo tempo e che non si trovano più in libreria ma che siano attuali” dice Federico. “Viaggio di una sconosciuta – per esempio – è una raccolta di racconti degli anni 60 molto moderna sia per temi trattati che uso della lingua”.

“Alcuni testi li prendiamo al Libraccio. Andiamo anche nelle bancarelle e dai collezionisti, per esempio a Roma ne abbiamo uno di fiducia, ha una casa le cui pareti sono ricoperte di libri. Quando troviamo un testo che ci interessa andiamo da lui e portiamo il nostro scanner che ci permette di copiarne le pagine ma non di portarli via! (non lo permetterebbe neppure per un giorno)”.

“Ne compriamo o consultiamo decine e decine e selezioniamo i pochi che ci piacciono. Poi andiamo a cercare gli eredi, in alcuni casi non si trovano, in altri casi non conoscono le dinamiche editoriali e a volte le richieste delle famiglie sono assurde. Non riusciamo a fare tutti i libri che vorremmo”.

L’anno scorso Cliquot ha pubblicato un’opera dell’autore Yambo. Si tratta di “Gli esploratori dell’infinito”. L’autore era famoso nel primo novecento perché artefice anche del primo cortometraggio italiano di fantascienza “Un matrimonio interplanetario”. È un libro che che vi consiglio non solo per la storia affascinante, ma per la copertina e le illustrazioni singolari.

La casa editrice Cliquot nasce dalla storia di ragazzi che hanno deciso di seguire ciò che amano e di lanciarsi in una nicchia editoriale: i libri di carta belli, la ricerca degli scritti senza tempo e il rapporto diretto con il libraio. Infatti Cliquot ha deciso di non avvalersi di distributori.

Se le cose che vi ho raccontato vi hanno abbastanza incuriosito il mio consiglio è di andare a guardare il loro sito http://www.cliquot.it . Li trovate sempre a “Più libri, più liberi” a Roma dove presentano ogni anno il loro prodotto editoriale dell’anno.

Buona ricerca da Libri&Co.