Antigone. Variazioni sul mito
Sofocle, Anouilh, Brecht (a cura di Maria Grazia Ciani)
Casa Editrice: Marsilio
Disponibile in formato cartaceo
Prezzo: 9 euro
Certo. A ciascuno il suo ruolo. Lui deve farci morire, e noi, noi dobbiamo andare a seppellire nostro fratello. E’ così che sono state distribuite le parti. Cosa vuoi che ci facciamo, noi?
L’Antigone di Sofocle perde una parte della seriosità che l’ha caratterizzata in epoca classica per aprirsi a nuova vita nelle pagine di Jean Anouilh. Siamo a Berlino, è l’aprile del 1945. Antigone è giovane, è fresca, è una ragazza che è appena sbocciata, eppure è disposta a morire piuttosto che rinnegare principi in cui crede fermamente. È indifesa, ma anche portatrice di una forza enorme in quanto incarna l’archetipo di una pietas universale che è impossibile mettere da parte.
Creonte rappresenta la legge degli uomini, quella che non deve essere violata, pena il caos e, in virtù del mantenimento di questo ordine costituito, è costretto a sacrificare proprio l’amata nipote.
Perché consiglio la lettura di quest’opera teatrale? Prima di tutto per le molteplici chiavi di lettura, più che mai attuali, di cui si fa portatrice. In secondo luogo perché nel mondo ci saranno sempre un’Antigone e un Creonte, ciascuno con le proprie ragioni e perché, almeno una volta nella vita, ogni uomo sarà chiamato a scegliere da quale parte schierarsi. Infine, credo che possa essere un valido spunto di riflessione per noi che viviamo in un’epoca in cui le ragioni del cuore non sono mai state tanto lontane da quelle della legge.
Consiglio l’edizione curata da Marsilio in quanto contiene, oltre all’Antigone di Anouilh, anche l’originale di Sofocle e la versione di Brecht.
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