Cosa succede quando ci innamoriamo? E quando poi l’amore finisce? Sentimenti fortissimi ci attraversano e ci rendono più esposti e vulnerabili. Quella vulnerabilità fa emergere la nostra parte più primitiva, quella meno esposta ai condizionamenti intellettuali e alle sovrastrutture. È nelle pieghe di quei momenti che riusciamo ad essere più creativi, passionali e perché no più poetici. Gianluca Purgatorio ce li racconta quei momenti, con lucidità, sensibilità e un po’ di ironia.
Insegnante di lettere e scrittore di prosa, prima che di poesia, racconta al pubblico il suo percorso di scrittore emergente alla ricerca di un editore. Mentre i suoi romanzi fanno il giro delle case editrici e il suo umore fa l’altalena tra entusiasmi e rifiuti inizia, un po’ per gioco, a pubblicare sul web le sue poesie dedicate all’amore. È un canale che non gli appartiene il web e che impara a conoscere casualmente ma che inaspettatamente lo rende molto popolare. Così nasce “Amore ed altri bagordi” una raccolta di moderne e delicate poesie d’amore edite da Garzanti che vi consiglio di tenere sul comodino. Un ottimo ricettario di situazioni, sentimenti, emozioni da provare all’occorrenza.
Conosco Gianluca, in una calda giornata d’estate, mentre presenta il suo libro in una poco conosciuta località montana; gli chiedo quali progetti letterari ha nel cassetto. Ne ha vari, studia e ricerca per ottenere sempre la migliore espressività attraverso le parole e la lingua, ma quello che più desidera e tirar fuori i suoi romanzi dai cassetti.
In bocca al lupo Gianluca! Ti auguro un anno pieno di successi ma anche di bagordi.
Fu uno sguardo d’intesa e
Gianluca purgatorio
d’intenti
e di resa,
quello dato tra i passanti:
io indietro
e tu sempre un pò avanti,
immobili per un momento,
con lo stomaco colmo d’amore
e sgomento,
per quell’epifania
che l’attimo dopo
ci era sfuggita via,
e mai sapemmo quando si sarebbe ripresentata
quella felicità di fine giornata.
Ti penso da un altro pianeta, lontano anni luce. Qui le immagini del nostro mondo arrivano più tardi e noi siamo ancora all’inizio.
Gianluca purgatorio
Non ho mai visto il sole
gianluca purgatorio
smettere di sorgere
anche solo per un giorno
perché fosse finito un amore
e non ho mai visto il mare indietreggiare
per la paura di uno scoglio
e nemmeno il cielo piangere
perché un amico era caduto
o gli alberi preoccuparsi del tempo che passava.
Ma l’ho visto fare a tanti uomini
e tutti portavano in bocca la convinzione
di essere inadeguati,
forestieri,
in un mondo che nemmeno li sapeva.