Nel My chinese box di oggi vi parlo di “Il vaso cinese” di Hu Lanbo, uno dei miei acquisti del Salone del Libro di Torino 2023. Si tratta di un volume in versione bilingue che, attraverso brevi racconti, spesso frutto di esperienze vissute dall’autrice stessa, fornisce ai lettori gli strumenti per comprendere una miriade di aspetti della cultura cinese e per abbattere pregiudizi o falsi miti. Chi infatti non hai mai sentito porre la domanda: I cinesi “non muoiono mai”? All’interno del libro troverete la risposta a questo e a moltissimi altri quesiti.
Uno degli aspetti che mi hanno sorpreso in questo volumetto è stata la grande varietà degli argomenti trattati e il loro spaziare in ambiti molto differenti tra loro. L’autrice ci parla infatti del Gaokao, dell’origine della della pratica dei “piedi di loto” e della sua abolizione nella nuova Cina di Mao, della politica di apertura e sviluppo nel campo economico, scientifico e culturale avviata nel 1977 da Deng Xiaoping, dello sviluppo della letteratura e in particolare, della poesia, ma anche di Xu Haifeng, primo campione olimpico cinese nel 1984, dell’importanza della scena musicale di Taiwan e Hong Kong negli anni’80 o del fatto che la la piramide del Louvre sia stata progettata da Ieoh Ming Pei.
Ho trovato particolarmente interessante il racconto “Il villaggio Wang” in cui Hu Lanbo spiega la cultura del “mianzi” e il fatto che si si rifletta in moltissimi aspetti della vita quotidiana e della società, concretizzandosi nel rispetto espresso verso gli antenati, la famiglia e i genitori (la pietà filiale ha infatti un’origine molto antica, ne parla diffusamente lo stesso Confucio all’interno dello Xiaojing ). L’autrice ci fa notare anche piccoli dettagli legati a questo tipo di cultura, che altrimenti non saremmo in grado di cogliere come, ad esempio, il modo in cui è scritto il carattere jiā (casa, famiglia), in alto il radicale “tetto”, in basso tanti tratti che somigliano ad un gruppo di persone, mamma papà e figli.
Altro pilastro della cultura cinese che ho compreso a pieno è quello relativo alla volontà di anteporre il benessere della Nazione a quello individuale, , esemplificato alla perfezione nel racconto “Le Tre Gole”.
Per concludere posso affermare che “Il vaso cinese” sia una preziosa raccolta di pillole di storia e cultura narrate in modo semplice e coinvolgente.
Bonus: nella prima pagina è inserita una tavola riassuntiva delle dinastie cinesi, utilissima per inquadrare e collocare gli avvenimenti.
Il link al sito web della casa editrice (potete trovare tantissime pubblicazioni molte delle quali bilingui) : CINA in ITALIA
Il vaso cinese, Hu Lanbo – CINA in ITALIA
Sinossi
I cinesi “non muoiono mai”? C’è libertà di culto in Cina? Qual è il rapporto che lega i cinesi alla famiglia? E quale alla patria? Dopo più di trentasei anni passati in Europa, attraverso la sua scrittura chiara e semplice Hu Lanbo risponde a queste e molte altre domande sfatando i falsi miti che ancora oggi minano la comprensione della cultura cinese. Sebbene la Cina sia già nota per la sua economia in continua crescita, la sua cultura, le sue tradizioni e il motivo di alcuni “strani atteggiamenti” cinesi restano ancora un mistero per molti occidentali. Il volume, in versione bilingue, intende fornire al lettore gli strumenti adatti per comprendere la Cina e accostarsi alla sua cultura. Un punto di vista diverso quindi, fornito direttamente da una cinese italianizzata che da anni lavora per la comprensione reciproca e per la collaborazione tra i suoi due Paesi, Italia e Cina.