Dalla Potenza all’Essenza: le opere di Giorgio Bevignani presso gli spazi di Augusta 1966

Augusta 1966, storica carrozzeria di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, fa da sfondo alle immaginifiche e fluttuanti opere di Giorgio Bevignani, in occasione dell’evento speciale “Dalla potenza all’essenza” (From A to B).

L’esposizione, a cura di Silvia Grandi e Jannik Pra Levis, sarà presentata il 10 maggio 2019 alle ore 21.00, accompagnata dagli interventi musicali di Luigi Bellino, grande talento della musica nazionale.

L’evento si configura come un dialogo fra le varie forme d’arte e lo spazio industriale circostante: nel corso della serata verrà mostrata la nuova BMW X7, in collaborazione con TURBOSPORT e Augusta 1966. L’automobile di lusso, dal design essenziale e raffinato, sarà accompagnata dalla presenza di altre autovetture sportive, in un concetto di “Essenza”, concepita come unione tra spazio arte e musica contemporanea.

Per l’occasione, Giorgio Bevignani ha scelto di esporre alcuni suoi lavori inediti. Sarà infatti possibile ammirare tre trittici degli anni ’90, mai mostrati fino ad ora e un’opera nuova dal titolo Kin’yobi ossia “Venerdì” in giapponese. Per la tradizione nipponica infatti, ogni giorno della settimana individua un elemento della materia, nel caso specifico il venerdì rappresenta l’oro, metallo prezioso al quale l’opera si richiama.

La mostra comprenderà anche il primo lavoro dell’artista, il Grande Muro Blu del 1989, prodotto al tempo della caduta del Muro di Berlino, oltre ad alcune opere delle serie Al-gher, Silenzio Nudo, Iridi e Extra Liz.

Al centro dello spazio espositivo si collocano altre due notevoli opere: I’m Ready to Live e Soul of the Down, affiancate in parallelo a un muro ortogonale alto otto metri, volto a evocare il passaggio di Mosè tra le acque del Mar Rosso nella fuga dall’Egitto, figura allegorica del viaggio (From A to B).

Infine sarà possibile ammirare EosEco, la magnifica istallazione sferoidale, ispirata al piccolo libro Breve Riflessione del Verbo Essere di Andrea Moro, nella quale Bevignani, orientato dal concetto per cui “la luce da sola non si vede così come la materia non si vede senza luce”, riflette sulla possibilità che l’incontro tra luce e materia sia in grado di generare un suono. La sfera, sospesa sul pianoforte a coda, si legherà alla musica di Bellino, in un dialogo armonico dall’impatto metaforico, proiettando l’illusione del suono della luce, attraverso la composizione melodica irradiata dal movimento della sfera nell’ambiente.

L’intera opera di Bevignani offre dunque allo spettatore la visione di una forma pregressa dell’arte, ricollegata all’essenza della creazione, stato vitale e vibrante di energia.

Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza alla Clinica Pediatrica Gozzadini, dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.