Dato che domani, 24 febbraio, sarà la Festa delle Lanterne (元宵节), la festa che cade quindici giorni dopo il capodanno lunare e, di conseguenza, chiude anche il ciclo delle festività del Capodanno cinese, colgo l’occasione di parlarvene nel “My chinese box” di questa settimana.Ancora una volta mi viene in aiuto “Buone feste!”, uno dei librini della collana “Piccoli discorsi cinesi”, edito da Hoepli. Infatti al suo interno potete trovare un capitoletto (in versione bilingue, corredato da note e vocabolario) dedicato a questa festività.
La festa deve il suo nome a un piatto tipico, che viene cucinato in questa occasione, gli yuánxiāo, detti anche tāngyuán, palline di riso glutinoso ripiene con diversi ingredienti tra cui pasta di soia rossa, sesamo, cioccolato o pasta di giuggiole. Il loro nome evoca la parola “unione” la cui forma tonda ne incarna il simbolo. Un momento da celebrare con i propri cari prima di rituffarsi nella routine lavorativa.
A proposito di ricette tradizionali, qualche tempo fa vi avevo suggerito “Bao Family”, un vero e proprio Thesaurus della cucina cinese, al suo interno trovate anche le indicazioni per la preparazione di questo dolce.
Durante questa questa è consuetudine appendere nelle case e portare in giro lanterne variopinte di diverse forme, da quelle più tradizionali a quelle raffiguranti draghi, pesci o anche personaggi della mitologia.
Sull’origine della festa ci sono diverse leggende, tra cui quella secondo la quale Dong Fang Shuo, un suddito dell’Imperatore, avrebbe orchestrato una messa in scena con la minaccia di un finto incendio per consentire alla cortigiana Yuanxiao che altrimenti non avrebbe potuto abbandonare il palazzo di ricongiungersi alla propria famiglia per una notte.
Buone feste! Breve raccolta di storie popolari cinesi, a cura di Lara Colangelo – Hoepli
Bao Family. La cucina cinese tra tradizione e modernità, Céline Chung – L’Ippocampo