Eccoci al terzo appuntamento con il nostro nuovo progetto: “Le librerie si raccontano”, dedicato alle librerie fisiche e indipendenti.
Perché abbiamo fatto questa scelta? Perché riteniamo che le librerie fisiche siano un presidio culturale imprescindibile quindi abbiamo deciso di dare voce ai librai e lasciare che siano proprio loro, attraverso le risposte a cinque domande, a raccontare ai lettori il valore aggiunto che deriva dal privilegiare una libreria fisica e indipendente.
Questa volta a rispondere alla nostra chiamata sono stati Monica e Andrea, librai e fondatori di BAAK, una libreria indipendente di Bologna che aprirà al pubblico sabato 11 novembre, quindi un progetto nuovissimo. Ecco le risposte che i nostri neo-librai hanno dato alle nostre domande.
1. Qualche informazione su di voi. Chi siete, da quanto tempo è aperta la libreria, perché avete scelto proprio questo quartiere.
Siamo Monica e Andrea e siamo entrambi laureati in Chimica industriale! Finita l’università abbiamo lavorato per qualche tempo nell’ambito chimico aziendale, ma presto ci siamo resi conto che quella vita non ci rendeva felici, quindi abbiamo deciso di inseguire le nostre passioni e realizzare il nostro sogno.
Io, Monica, oltre ad amare profondamente la lettura, credo possa essere un mezzo importantissimo per entrare in contatto con quelli che siamo e, di conseguenza, conoscerci meglio. Per questo motivo per me leggere è, in due parole, una meravigliosa avventura consapevole. Questa semplice descrizione è diventata, non a caso, il claim di BAAK.
Durante l’università Andrea ha scoperto di avere una profonda passione per la cucina, infatti, per lui, cucinare è il miglior modo di prendersi cura degli altri! L’unione di questi due mondi ha dato vita a BAAK Libreria con Bistrot. Abbiamo voluto creare un luogo dove stare bene, dove il tempo e il modo in cui lo trascorri sono importanti. BAAK nasce con il semplice scopo di creare un posto in cui essere felici.
BAAK aprirà sabato 11 novembre, con un super evento di inaugurazione, siamo in via Polese 7/2a, 40122, Bologna (BO).
Il quartiere Porto-Saragozza ha un valore affettivo molto importante per me, infatti, la prima casa dove ho vissuto da sola è stata in via Falegnami e Piazzetta della Pioggia, non so bene il perché, mi ha sempre regalato una particolare sensazione di serenità e conforto!
Quale posto migliore, quindi, per dar vita ad un sogno?!
2. Quali sono le principali tematiche che avete deciso di portare in libreria? In quali settori siete specializzati?
Io sono innamorata della narrativa e, anche se la nostra sarà una libreria generalista, lo spazio dedicato a questo genere non può che essere sostanzioso. Nonostante questo, anche la saggistica, che nelle mie particolari categorie rientra nella sezione “Ricerca” non è stata sottovalutata, infatti, i libri che analizzano tematiche sociali di rilievo e che portano ad una riflessione sul mondo che ci circonda sono numerosi da BAAK
Non so se l’hai già intuito, ma BAAK è una libreria molto particolare…
La vita è composta da tanti “momenti diversi”, ognuno caratterizzato da uno stato d’animo e una durata differenti e, quindi, anche da “Bisogni” differenti!
Noi di BAAK crediamo che i libri nascano con l’obbiettivo di soddisfare una necessità e aiutare la propria persona a scoprire qualcosa in più su sé stessa attraverso le storie degli altri. Perché il libro giusto possa esserci affianco proprio quando abbiamo bisogno di lui, dobbiamo scovarlo.
Si, ma come?
Abbiamo inventato un gioco, chiamato Bookdventure che ti aiuterà a fare proprio questo! Sarà un’avventura attraverso COLORI e FORME, alla fine della quale avrai un Segnalibro personalizzato con i risultati del tuo gioco che ti farà da guida tra gli scaffali di BAAK!
Vogliamo trasmettere, attraverso un gioco, quanto la lettura possa essere una risorsa per chiunque e quanto sia facile e divertente avvicinarcisi. Il gioco si basa sulla Psicologia dei Colori e delle Forme e lo scopo è far si che sia il libro giusto a trovarti e non viceversa!
3. Perché un lettore dovrebbe preferire una libreria indipendente a una grande catena o ad Amazon? Qual’è il valore aggiunto?
Io sono convinta che siano cose talmente lontane tra loro che sia difficile anche paragonarle!
Infatti, le grandi Librerie di catena assomigliano sempre di più a dei Supermercati, il modo in cui vengono commercializzati i libri non rende giustizia all’impegno sociale che rappresentano.
Ogni libro racchiude in sé una storia e ognuna di queste storie, oltre a esprimere l’anima di chi le ha scritte, rappresenta lo specchio dell’umanità e questo, soprattutto oggigiorno, ha un profondo valore culturale Amazon, così come le Librerie di catena, stanno sminuendo questo valore, dimenticando quale sia la natura intrinseca e profondamente umana dei Libri. Ogni libro è un bene prezioso che va venduto con passione e con l’obbiettivo di regalare un momento di riflessione al suo destinatario.
4. Che consigli dareste a qualcuno che desiderasse aprire una libreria? I pro e i contro.
Ogni lavoro dovrebbe avere come base la passione per quello che si fa e per coloro che amano la lettura aprire una libreria è sicuramente un modo meraviglioso di unire il proprio mestiere con ciò che si ama. Essere tutto il giorno a contatto con le Storie è una grande fonte di crescita e diventare i
promotori della crescita altrui grazie ad un libro consigliato bene è sicuramente una bellissima soddisfazione.
Inoltre, trovo molto stimolante entrare in contatto con scrittori e case editrici, far parte di questo mondo è un’avventura assolutamente bellissima
Un contro è la difficoltà odierna nel trasmettere alle persone l’importanza della lettura e quanto questa può dare ad ognuno di noi. Viviamo in un mondo pieno di stimoli diversi, nel quale il tempo che dedichiamo alle cose diventa sempre più rarefatto e superficiale, la lettura invece ha bisogno di tempo, di calma e di ascolto.
5. I consigli del libraio. Tre titoli, i preferiti di sempre.
Un libro che, ormai qualche anno fa, mi colpì molto è stato “I terribili segreti di Maxwell Sim” di Jonathan Coe. Mi affascina il tema del “viaggio dentro di sé”, il protagonista è uno sconfitto in tutto e per tutto, ma, attraverso un viaggio surreale, affronta i motivi che lo hanno portato a sentirsi inadeguato nel mondo e incontra le persone che hanno contribuito al declino che è stata la sua vita.
Le storie nelle quali il lettore non capisce fino in fondo se la scena si sta svolgendo nella “testa” del personaggio o nel reale (che poi, c’è davvero differenza tra le due?), sono quelle che preferisco (un altro titolo che ho letto di recente e che rappresenta bene questa tipologia di lettura è “Un altro finale per la nostra storia” di Silvia Bottani per SEM).
“I terribili segreti di Maxwell Sim” è una di queste storie, infatti il viaggio del protagonista è talmente paradossale nel suo svolgimento che ti chiedi cosa stia accadendo davvero e cosa no.
Ciò che mi cattura in un libro sono le relazioni umane, ciò che provocano nel bene o nel male; la psiche complessa di personaggi che si ritrovano a vivere la propria emotività in maniera diversa e, infine, il tema della ricerca di una consapevolezza personale (anche “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone, rappresenta abbastanza bene questo concetto).
Quindi, per concludere, non sono particolarmente attaccata alle “storie vere”, nonostante sia molto affezionata ai temi legati al femminismo e in generale a tutto ciò che riguardal’emarginazione sociale, ma mi piace leggere storie che facciano trasparire le conseguenze psicologiche di questo tipo di oppressioni e che lascino nel lettore quell’amaro in bocca, la cui origine forse non risulta subito chiara, ma che ti fa continuare a rimuginare sul suo motivo.
BAAK
via Polese 7/2a, 40122, Bologna (BO).
Aperto tutti i giorni dal Martedì alla Domenica.
Orario continuato 10:00-19:30.
Chiuso: Lunedì.
Email info@baakbologna.it
Sito web: BAAK