Youth (Spring) – 青春 di Wang Bing, in concorso a Caness 2023, è un documentario che racconta la vita dei giovani immigrati impiegati nei laboratori tessili della cittadina di Zhili, situata a poco più di 100 km da Shanghai e trasformata in un distretto industriale del tessile dalle conseguenze di un capitalismo sfrenato. Ogni anno infatti sono circa trecentomila i lavoratori stagionali (per la maggior parte giovani, ma spesso anche intere famiglie) che si traferiscono dai villaggi rurali in cerca di lavoro.
Cinque anni di riprese, tutte girate con la telecamera mobile, per il primo capitolo di quella che è destina a diventare una trilogia. Wang Bing si limita a raccontare la realtà, la sua posizione è quella di un testimone esterno che non esprime giudizi. Sono le immagini a parlare e il giudizio è lasciato allo spettatore che è letteralmente catapultato nelle vite dei lavoratori, un mosaico di vite intrecciate insieme da una necessita comune.
E’ stato spiazzante trovarmi di fronte a riprese in cui i ragazzi impiegati nei diversi laboratori riescano a ridere, scherzare tra loro, litigare, innamorarsi, contrattare sulla paga con i capi, o gestire piccoli e grandi drammi quotidiani come se lavorassero in un qualsiasi ufficio e non trascorressero il tempo libero sugli smartphone e a mangiare cibo spazzatura, in dormitori sovraffollati dove le condizioni igieniche sono ben al di sotto degli standard minimi. Un altro elemento che stride è il nome Happiness road, dato alla via principale di Zhili in contrasto con la desolazione dell’ambiente circostante.
I tempi delle riprese sono volutamente dilatati, il rumore delle macchine da cucire è un sottofondo incessante che scandisce il susseguirsi di giornate tutte identiche fatte di gesti meccanici e ripetitivi.
Un documentario potente, di forte impatto emotivo.
Youth (Spring) – 青春
Documentario – Cina, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, 2023
Durata 212 minuti
Regia: Wang Bing
Voto: ⭐⭐⭐⭐