” E anche Londra era facile, a condizione che non ci si aspettasse troppo. Si trovò una pensione accanto ad Huston Station, pagò tre giorni di alloggio con i suoi risparmi, andò in un ufficio collocamento e trovò lavoro al Derry and Toms di Kensington High Street, al banco dei cosmetici. A quanto pareva bastava chiedere una versione inferiore della vita condotta prima e Londra te la dava. E a Londra non importava di dov’eri, a condizione che non ti dispiacesse sentire il tabaccaio e il conducente dell’autobus farti il verso tutte le volte che aprivi bocca.”
“Si cibavano di minestra in scatola e pane tostato e non avevano mai abbastanza monete da sei pence per la stufa a gas. Lei non poteva guardare Lucy (Lucy ball) perchè non aveva il televisore, così la domenica pomeriggio la nostalgia di casa si acuiva. Il pensiero che se fosse stata ancora a Blackpool avrebbe trascorso il pomeriggio a rimpiangere di non essere a Londra non migliorava la situazione. Riusciva solo a farle sentire che non sarebbe stata felice da nessuna parte”.