“Genova stava per stendersi di nuovo davanti a me, la bellezza amplificata con un po’ di mestiere dall’offrirsi allo sguardo col mare sullo sfondo. Un teatro greco tirato su un pezzo alla volta senza un disegno preciso, ma in modo da sfruttare tutto lo spazio e fare accomodare quanta più gente possibile a godersi lo spettacolo del cielo e dell’acqua. E a imparare il valore della trasparenza. Non mi aspettavo niente di più che tornare ad essere per qualche giorno un puntino indistinto del grumo di umanità che riempiva disordinatamente le sue strade.”
(cit. Piccolo il mondo di Filippo Vignali)