Giappone mon amour: lo sguardo curioso di una ragazza sulla cultura Japan.

Mancano solo tre giorni alla presentazione della mostra di foto “Giappone mon amour” di Magda De Luca. E dato che  stiamo “spammando”, senza ritegno, post sull’evento mi sembra doveroso dare qualche anticipazione sul contenuto della mostra, senza “spoilerare” troppo. La mostra è una raccolta di foto che Magda ha scattato durante il suo primo viaggio in Giappone, fatto l’estate di due anni fa. E’ un viaggio che, dopo essere stato atteso e fantasticato nella testa della nostra amica lucana, é stato portato fino a noi attraverso foto e racconti con l’entusiasmo che l’ha invasa.

Magda ha gironzolato per le vie di Tokyo e di altre città nipponiche con un occhio attento soprattutto alle persone e alla cultura. Ha fotografato le strade e le persone. La città, l’innovazione e la tradizione. Ha sperimentato cibo locale trivandosi nell’imbarazzo di decidere tra non mangiare carne di balena per etica (trattandosi di un animale in via di estinzione) e l’essere scortese nel non rifiutare un piatto deditamente preparato per l’ospite (cortesia tipica della cultura orientale ma anche tradizionalmente lucana questa volta!). Magda ha preso il tè all’interno delle tipiche case giapponesi nascoste nel verde rigoglioso di un parco, ha conosciuto autoctoni che hanno investito il loro tempo e i loro studi per diventare esperti di vino italiano e che parlano di Aglianico del Vulture come se fosse un vino di produzione locale. Ha curiosato nei negozi di giochi e videogiochi.

Oltre alle fantastiche foto potrete comunque passare del tempo in una bella libreria, dallo stile semplice  e con mobili di legno chiaro, dove proprietari discreti e cordiali vi faranno compagnia mentre prendete un tè o una tisana. E poi se avete veramente fame potrete affondare i denti in salumi, formaggi e pizze di produzione artigianale (questa volta italiana). Ci sarà tempo per chiacchierare con gli amici oppure stare in silenzio a progettare le tappe del VOSTRO prossimo viaggio in Giappone.

Potrete infine curiosare in un tavolo di libri di scrittori giapponesi, tradizionali e postmoderni che siano, o autori che a vario titolo hanno raccontato questo paese.

E se alla fine della serata lo sguardo curioso di Magda vi avrà contagiato il mio consiglio è quello di cercare questo libro e tuffarvici dentro con gli occhi e con il cuore. Con gli occhi perché il libro é ricco di manga (come quello in cima a questo articolo) e con il cuore di Keiko Ichiguchi, che ne é l’autrice sia dei testi che delle illustrazioni. Originaria di Osaka, Keiko è una fumettista e scrittrice che vive e lavora a Bologna. In “anche i giapponesi nel loro piccolo si incazzano” racconta la vita di un vero giapponese e ne descrive alcuni aspetti culturali: la nascita dell’amore in treno, la sensualità nipponica, il cibo e i manga, spiegandoci  perchè anche i Giapponesi, sotto sotto,  si incazzano.

Buona lettura!