“Helgoland”, di Carlo Rovelli. L’incredibile mondo dei quanti

 

“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e la nostra breve vita è circondata da un sonno.”

(William Shakespeare, La Tempesta)

 

Quando il genio di William Shakespeare definì il concetto di sogno percepì anche la realtà? Probabilmente sì. Fu in grado di riconoscere l’illusione che i fisici a partire da Werner Heisenberg ci restituiscono come mondo.

Fu il vento dell’isola di Helgoland nel freddo mare del Nord a consegnare a Heisenberg, un ragazzo di appena ventitré anni, il grande passo in avanti della scienza: la meccanica quantistica.

Un mondo in cui gli oggetti altro non sono che eventi, manifestazioni che esistono solo in un sistema di relazione tra di essi. “Il mondo è la rete di queste interazioni. Relazioni che si stabiliscono quando oggetti fisici interagiscono (…) e sono questi eventi lievi ed effimeri che costituiscono la realtà, non i pesanti oggetti carichi di proprietà assolute che la nostra filosofia poneva a supporto di questi eventi.”

Provate dunque a immaginare una realtà granulare, frantumata in una infinità di prospettive. Dove le variabili sono relative e il futuro non è determinato dal presente.

In cui un gatto può contemporaneamente essere sveglio e addormentato in una scatola, e in cui esistiamo e non esistiamo allo stesso modo.

È una situazione bizzarra e destrutturata, è il rarefatto mondo dei quanti: una teoria enigmatica, ma capace di innumerevoli conferme sperimentali su cui tutta la tecnologia odierna si basa, funzionando alla perfezione. I cellulari e purtroppo la bomba atomica si reggono su questa intuizione.

In questo libro Carlo Rovelli attraverso salti vertiginosi ci illustra, come solo lui è in grado di fare, teorie imprevedibili e al limite della percezione.

La sfida è proprio quella di renderci più consapevoli, perché anche noi siamo uno strepitoso universo quantico. Difficile da credere e sorprendente.

Del resto la scienza porta con sé stravolgimenti di percezione. Quanto già fu arduo concepire nella prima metà del XVI secolo la rivoluzione di Niccolò Copernico?

Dopo Che cos’è la scienza, La rivoluzione di Anassimandro, La realtà non è come ci appare, La struttura elementare delle cose, Sette brevi lezioni di fisica, L’ordine del tempo, Carlo Rovelli in Helgoland ci apre le porte del fantastico mondo dei quanti, con il consueto fascino delle sue divulgazioni e una punta di magia. Il mondo dunque esiste solo in una condizione di relazione tra fenomeni. “Possibile che qualcosa sia reale rispetto a te e non sia reale rispetto a me? La teoria dei quanti, io credo, è la scoperta che la risposta a questa domanda è sì.”

 

“Amico mio, mi sembri scosso. Come se tu fossi sconcertato. Allegro, signore!”

(William Shakespeare, La Tempesta)