“Quanto stiamo?” Chiese Federico uscendo dall’area. Orlando gli passò il pallone e sorrise. “Diciotto a tredici per noi”. Nizar partì dalla sinistra. Giro non riuscì a stargli dietro. Passò sotto il canestro e spuntò dall’altra parte, pronto a ricevere il passaggio. Federico manco lo guardò. Alzò le mani sopra la fronte e tirò senza saltare, sollevando i talloni di un paio di centimetri. La palla centrò il tabellone, rinculò sul primo ferro, si alzò e finì dentro.”
Con “La vita è un tiro da tre punti” di Marco Dolcinelli, ho il piacere di iniziare la mia collaborazione con Nativi Digitali Edizioni. Per me che sono un’appassionata della palla a spicchi, questo titolo è stata una piacevole scoperta, infatti già a partire dall’incipit mi sono ritrovata nel campetto di una cittadina veneta, nel bel mezzo di una combattuta partita di basket.
I protagonisti di questo romanzo non solo solo Alberto, Federico, Orlando, Cliff, Johnny, Niz e Giro , ma anche e soprattutto lo sport, che può essere inteso come una metafora della vita. E’ infatti attorno al basket che ruotano tutte le vicende narrate al punto che è possibile intuire alcuni tratti del carattere dei ragazzi sulla base di come si comportano sul campo.
In “La vita è un tiro da tre punti” Marco Dolcinelli racconta una cittadina di provincia, una storia di vita quotidiana, una passione comune, un gruppo di ragazzi rivali, l’amicizia, l’amore con tutte le sue complicazioni, segreti, tradimenti, illusioni. Insomma, tanta normalità e quotidianità, ma è proprio questo aspetto, unitamente a una scrittura scorrevole e a personaggi ben caratterizzati che mi ha reso facile immedesimarmi e provare empatia verso i protagonisti.
Marco Dolcinelli ti fa fa entrare piano piano all’interno della compagnia, ti fa innamorare della sorella di un amico, inseguire un amore impossibile e magari lasciarci pure per strada un po’ di dignità, uscire da un tradimento con il cuore spezzato, ritrovarti al Bundy a mangiare bruschette e bere birra, ma soprattutto andare a giocare al campetto. Campetto che non è soltanto un luogo fisico, ma anche e soprattutto un rifugio, una seconda casa, un qualcosa per cui si è disposti a lottare, a dare tutto, pur con la consapevolezza di essere meno forti dei propri avversari.
“Non voglio una partita secca. Voglio una serie. Una serie al meglio delle cinque. Il primo che vince tre partite si prende il campo.”
L’atmosfera si scalda e il mood è subito in stile “Playoff”, da questo momento in poi, sono le date degli incontri a scandire il rimo della vicenda e allora la narrazione si fa via via più veloce con lo scorrere delle pagine e il finale non è per nulla scontato.
Trama
Ogni compagnia di amici ha un posto speciale, un punto di riferimento dove incontrarsi, un luogo dove dimenticarsi dei problemi quotidiani. Per Alberto, Federico e Orlando, questo posto è il campetto da basket del paese, dove si ritrovano con gli amici per praticare il loro sport preferito. Lo stesso però vale per un’altra compagnia di ragazzi, ben più bravi a pallacanestro, soprannominati “Le Bestie” per la loro antipatia e arroganza. Complice una diatriba amorosa, la rivalità tra i due gruppi cresce sempre più, fino a rendere necessaria una sfida, ovviamente a basket, per decidere chi potrà rivendicare il “controllo” del campetto. Alberto, Federico e Orlando non si immaginano però che la posta in palio si rivelerà molto più grande, portandoli a mettere in discussione se stessi e la loro amicizia
La vita è un tiro da tre punti, Marco Dolcinelli – Nativi Digitali Edizioni
Link al sito della casa editrice: La vita è un tiro da tre punti