L’inganno delle sciamane mette in scena, nei palazzi splendidamente adornati e carichi di segreti della corte del periodo Heian, l’indimenticabile storia d’amore tra l’imperatore Ichijo (980-1011) e la sua prima consorte Teishi, e la sottile lotta politica messa in atto dal potente Cancelliere Michinaga per dividerli.
La nuova consorte imperiale, versata nella poesia, nella calligrafia, nel koto e nel biwa, di questo talento non faceva alcuna mostra né ostentazione: nei suoi modi composti e aggraziati si percepiva un’inesprimibile eleganza, come se nel cuore custodisse il profumo dei fiori di susino mescolato ai primi boccioli di ciliegio.
Il romanzo di cui vorrei parlarvi è un romanzo molto particolare, per la struttura narrativa, per le vicende in esso narrate e per l’innumerevole quantità di personaggi che si muovono sullo sfondo della corte del periodo Heian. Si tratta di Namamiko. L’ inganno delle sciamane di Fumiko Enchi, un testo stimolante e completamente diverso dagli autori giapponesi da me letti fino a questo momento.
L’occasione di leggerlo è venuta dalla Confraternita dei Lettori, il gruppo di lettura cui partecipo e che si riunisce ogni mese, qui a Bologna, presso la libreria La Confraternita dell’uva.
Nonostante debba confessare che l’approccio ai primissimi capitoli sia sia rivelato per me un po’ ostico, sia per la particolarità degli argomenti, sia per il linguaggio utilizzato, tengo anche a precisare che vale la pena di non lasciarsi scoraggiare e di proseguire con la lettura che si fa sempre più coinvolgente con l’avanzare delle pagine.
L’originalità della struttura narrativa sta nel fatto che l’autrice costruisca una sorta di cornice fittizia in cui racconta ai lettori di essere entrata in possesso del Namamiko monogatari, un manoscritto che narra le vicende di una delle dame di corte al servizio della consorte dell’imperatore Ichijo e afferma che alcuni passaggi di quest’ultimo siano stati tratti dallo Eiga monogatari, che ha avuto occasione di leggere in un secondo tempo. A questo punto il racconto si sposta su due piani narrativi distinti, alternando brani tratti dall’uno e dall’altro testo a considerazioni dell’autrice stessa sul confronto tra le due fonti a sua disposizione. Procedendo nella lettura ci si rende conto che, al contrario di ciò che si potrebbe pensare in un primo tempo, questa struttura non spezza il racconto, al contrario lo arricchisce.
Namamiko. L’inganno delle sciamane, Fumiko Enchi, Ed.Safarà